Codici della comunicazione scritta e parlata in ambiente tradizionale, multimediale, digitale
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Il corso di orientamento si compone di attività volte ad attrezzare gli alunni nei confronti dei codici della comunicazione scritta e parlata nei quali sono calati e dai quali sono agiti. Si tratta quindi di un’azione di informazione efficace in vista delle possibilità offerte dopo il lunghissimo percorso scolastico oltre che di orientamento verso
l’acquisizione del metodo scientifico di analisi proprio della dimensione universitaria; si tratta altresì di consolidare competenze riflessive e trasversali tese a costruire un progetto di sviluppo formativo e professionale il più possibile idoneo alla vocazione individuale.
Modulo 1
Il primo incontro consiste in una breve introduzione al progetto. Nella presentazione del contesto dell’istruzione universitaria (Universitaly) l’obiettivo è introdurre gli alunni alle diverse proposte didattiche, trasmettendo loro l’importanza della formazione nella crescita personale all’interno di una società sempre più sostenibile e inclusiva. A ciò si aggiunge l’illustrazione di alcuni strumenti per autovalutare le proprie competenze.
Modulo 2
Lo scopo del secondo modulo è sottoporre all’attenzione degli studenti un rapporto non scolastico con la dimensione dell’osservazione linguistica, affinché la lingua viva all’interno delle coscienze risvegliate. Il modo in cui le nostre posizioni, le nostre categorie percettive si proiettano verso l’esterno (verso l’altro) avviene necessariamente tramite linguaggi, siano questi strettamente verbali o meno. Ad esempio, la rappresentazione della fisicità nei media tradizionali e istituzionalizzati, nonché sui social, è percepita ancora in modo insufficientemente avvertito. A questo basso livello di consapevolezza si collegano stilemi e modelli discorsivi ampiamente condivisi a prescindere dall’appartenenza di genere stessa. Allo scopo di smantellare e svelare la dialettica a essi sottesa, intervengono i meccanismi di analisi linguistica e semiotica dove la sensibilità comune non riesce a penetrare.
Modulo 3
Sui social si sviluppa da un lato l’arricchimento lessicale attraverso l’apertura a prestiti e calchi da lingue straniere dai dialetti, ma anche ad una giocosa manipolazione della lingua costantemente in evoluzione; dall’altro lato sono alcuni utenti stessi a notare un simultaneo impoverimento di tipo qualitativo: nell’epoca della pioggia degli intensificatori nulla più è grazioso, elegante, mozzafiato, commovente ma tutto è super qualcosa. Parlare della lingua dei social pone una serie di questioni: il suo posto nell’albo delle varietà della lingua, la validità dell’ipotesi di una sola varietà ‘social’ per ciascuna lingua storico-naturale, lo status linguistico dei caratteri non alfabetici (quali emoji et similia), e quello di certi giochi linguistici idiosincraticamente propri di queste piattaforme.
Modulo 4
Si forniranno i rudimentali metodi di lettura del mondo in chiave linguistica e la platea stessa riuscirà a tirar fuori il linguista nascosto dentro di sé. L’osservazione avrà per oggetto alcuni casi studio rilevati da diverse fonti di cultura popolare, dalla musica dei sottocodici urbani al cinema degli intrecci, passando per i meccanismi persuasivi della pubblicità – tutto ciò seguendo le evoluzioni della lingua, laversatilità delle strategie utilizzate, e ciò che ne rende possibile il successo. In tal senso, e in chiave interdisciplinare, uno spazio di riflessione sarà fondato anche su aspetti propri dell’etnolinguistica.
Modulo 5
L’ultimo incontro mira a informare gli alunni sui possibili sbocchi professionali deidiversi Corsi di Laurea. Si condivideranno le informazioni più rilevanti presenti nella banca dati AlmaLaurea, consorzio interuniversitario cheraccoglie i dati dei laureati di 78 Università italiane che saranno illustrati con una corretta
interpretazione.